martedì 13 marzo 2012

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Lo chiamo "El teorema del pitardel".

Pitardel è il pettirosso, per via del verso che fa quando segna il suo confine, simile ad uno schiocco, ad un piccolo petardo.

E' bello, il canto del pitardel. Ti viene voglia di prenderlo, il pitardel, e di metterlo in gabbia, in modo di goderti il suo canto tutto l'anno.

Ma, certo, c'è il problema che un pettirosso vuole volare, essere libero nel cielo, non avere sbarre nè confini. Un uccello che vola nel cielo è il massimo della libertà, giusto? E rinchiuderlo per egoismo, per sentirlo cantare, è qualcosa per cui qualunque dio si sentirebbe in dovere di FULMINARTI con un FULMINE! Voglio dire, stai violentando un simbolo, cazzo!

Beh, sono stronzate. All'atto pratico, quel che vuole il pettirosso è cibo, sicurezza dai predatori, e, al limite, trombare, nei tempi e nei modi convenuti. A lui, di volare nel cielo per fungere da simbolo di libertà per quel tacchino senz'ali che è l'uomo, non gliene potrebbe fregare di meno. Soprattutto considerando che lì di fuori, mentre voli simbolicamente contro il sole, c'è chi, altrettanto simbolicamente, ti mangia. Simbolicamente per noi, s'intende (la Natura, crudele ma giusta...), un attimino più realisticamente per lui (cazzo, mi stanno mangiando!). Le sbarre non tengono dentro lui, tengono fuori gli sparvieri, come dire.

Ma poi neanche questo è vero. Se il pitardel voglia qualcosa, e cosa poi sia questo qualcosa eventuale, sono menate d'uccello (in un paio di sensi) che ci facciamo noi.

No, il problema c'è, ma è un altro.

Il problema è che quell'elusivo elfo dei boschi, che ti delizia col suo fischiettare, se ce l'hai in gabbia scopri che, in controtendenza con l'entropia, sembra cagare un volume maggiore di merda rispetto al cibo che inghiotte. Ok, ok, ogni tanto canta. Ma _tu_, ogni giorno, sgombri merda d'uccello. Il che, se sei sano di mente, ti fa apprezzare l'occasionale canto ascoltato nel bosco, e che poi caghi dove cazzo vuole.

E per l'anima, lo spirito, come cazzo vuoi chiamarlo, il canto del pitardel di una persona, vale la stessa legge. Certo, se metti l'anima fra le sbarre scrivi più cose sul blog. Magari esce anche della poesia, qualche volta. Solo, spali un mucchio di merda, tutti i giorni, sempre.

Il teorema del pitardel: se devi cantare, farai più merda che canti. E se i canti e la merda sono tuoi, preparati a sbadilare più di quanto tu ti debba preparare a lusingarti.

Ohi! E' vero!

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