martedì 13 marzo 2012

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La mente, la mente pensante. Beh, ragiona secondo logica, o almeno così ritiene (è dimostrabilmente falso, sia da un punto di vista speculativo sia da quello sperimentale, ma così ci va di credere). Comunque rimane il fatto che da molti anni, quanti dipende un po' dalla data di nascita e un po' dall'applicazione, siamo abituati a stabilire criteri, priorità, catene di causa-effetto, _coscientemente_, al mondo, intendendo per "mondo" quella cosa che fa da coreografia a noi stessi, i primi attori, i protagonisti.

Il "coscientemente" è la gabola.

"Coscientemente" implica un substrato culturale, variabile, capriccioso, e che va pochissimo d'accordo con i nostri istinti.
Sì, esistono, gli istinti. Anche nell'uomo. _Certo_ che esistono! Sennò, tanto per fare un esempio alla cazzo, perchè la percentuale di adolescenti che commette omicidi rispetto al totale degli omicidi è suppergù uguale in tutte le culture, indipendentemente dal tasso di omicidi pro capite? Perchè gli adolescenti hanno l'istinto di acquisire status sociale. Il che significa rischiare e vincere (ovvio, chi rischia e perde non lascia discendenti, chi rischia e vince sì, perciò la tendenza si mantiene).

Dicevo, la nostra testa, inzuppata di tendenze culturali, di mode, di ideali più o meno contingenti, ci dice cosa è rilevante e cosa non lo è. Ohi! Secondo logica, nevvero?

Ma il nostro corpo, i nostri istinti, piuttosto spesso non sono d'accordo.

E vorrei vedere che non fosse così, cazzo. L'evoluzione culturale è rapida, può richiedere anche meno di una generazione, ma geneticamente siamo ancora esseri viventi che sono sopravvissuti nella valle del Rift. Una cosa ci chiama da un lato, ed è logicamente comprensibile, culturalmente adeguata, _soprattutto_ cosciente, e noi la seguiamo. Un'altra cosa ci urla da di sotto, ci dice che è tutto sbagliato, e noi mettiamo le mani sulle orecchie e gridiamo "LA LA LA LA' NON TI SENTO!"

Ora, non è strano che uno si svegli la mattina, dopo nove ore di sonno, sonno, per quanto ne sa, ininterrotto, con tutte le lenzuola aggrovigliate, con i muscoli delle gambe che gli fanno male, con lo stomaco chiuso come un pugno, con i battiti cardiaci che ci perdi il conto, con la sensazione che tutto vibri dentro al suo corpo, e _senza nessun motivo al mondo_.

Il corpo pensa pensieri che la mente non sa. Tutto qui.

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