venerdì 6 aprile 2012

57

Ogni notte.
Ogni notte e per tutta la notte.
Siede sulla vecchia panca, il vecchio, la panca sotto il vecchio melo.
Siede, e ogni notte e per tutta la notte guarda la finestra illuminata della vecchia cucina.
La luce calda, gialla, tremula, che dalla finestra esce timida fin sull'orto, fino a sciaguattargli sulle punte delle scarpe.
Si muove solo due, forse tre volte per notte, il vecchio. Si alza aggranchito, curvo, ciabatta fino alla porta, entra nella casa gelida, vuota, vuota, entra nella vecchia cucina, spegne la candela quasi consumata e ne accende una nuova. Poi esce, e aspetta il mattino, guardando la finestra.
Se l'è portato via la luce azzurra di una mattina di gennaio, e di lì a poco si è spenta l'ultima candela.
Le nuvole volano sul mondo.
Non resta niente.