martedì 13 marzo 2012

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L'anima perfetta, la perfetta dirittura.

-Entri l'imputato-

-Eccomi, Vostro Onore-

-Lei è accusato di storture dell'anima, di deviazioni dai princìpi, di azioni apparentemente casuali, di deroghe arbitrarie dagli assoluti.

Come si dichiara, colpevole o innocente?-

-Non capisco l'accusa, Vostro Onore-

-Vedrò di essere più chiaro. Lei ha dichiarato più volte di aderire, anima e corpo, a determinate direttive morali, salvo poi, in più occasioni documentate, violare bellamente le sue proprie regole etiche. Il giudizio chiama in causa la coerenza, e l'onestà. Lei ritiene di essere stato coerente e onesto? E' più chiaro così?-

-Ancora non capisco l'accusa. Non si può accusare un essere umano di incoerenza, visto che se fa ciò che fa, lo fa perchè è ciò che è, e nulla può essere più coerente di così. E l'onestà, beh, è una cosa a cui siamo chiamati davanti a noi stessi, non davanti ad altri-

-Quindi lei dice che il dichiarare una cosa e farne poi un'altra non è disonesto, perchè è lei l'unico giudice, e anche perchè così doveva fare, essendo quel che è? Parrebbe una cazzata, così a primo acchito-

-Sì, Vostro Onore, parrebbe una cazzata. Ma noi viviamo in un mondo che si muove in avanti, in direzioni casuali. E i grandi princìpi valgono solo nelle situazioni previste. Però quel che succede è sempre, sempre diverso da quello che prevedevamo. Tutte le regole etiche devono essere elastiche, per adattarsi a quel che non pensavamo potesse succedere. E' poi questo che significa vivere, no?-

-Elasticità delle regole etiche...Ecco un concetto interessante. Un'etica elastica _non_ è un'etica, e su questo non credo si possa discutere. Un fondamento elastico non regge nessuna costruzione-

-Ancora sì, Vostro Onore. E' certamente vero quel che dice. Ma c'è una pietra dura, sotto il fondamento. L'etica, di cui lei parla, si dovrebbe appoggiare su quella pietra, e quella sola dovrebbe essere inamovibile. L'etica è solo una meta-etica, che si basa sul principio di diminuire il male nel mondo. Quella è la base, e se in virtù di quella base dobbiamo essere incoerenti e disonesti, quella è la cosa giusta da fare-

-Capisco, imputato. E allora cambierò la domanda. Lei è accusato di avere aumentato il male nel mondo. Come si dichiara, colpevole o innocente?-

-Colpevole, Vostro Onore. Per distrazione, per pigrizia, per taccagneria. Per miserabilità. Non per cattiveria, però, credo. Sì, ho aumentato il dolore nel mondo, e ci penso da solo, a punirmi per questo-

-NON BASTA!-

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