martedì 13 marzo 2012

36

Se tutto è ovvio, solito, quotidiano, beh, coglione, apri gli occhi.
Apri solo gli occhi, c'è meraviglia ovunque.
Il punto è che la forza che occorre per sollevare le palpebre è del tutto sproporzionata al loro peso. E che, di solito, non è forza che ci puoi mettere tu.
Oh vabbè, la meraviglia e io viviamo fianco a fianco. Ci salutiamo sul pianerottolo. Educatamente. Poi io vado a perdermi camminando nella pioggia uggiosa, nei campi di stoppie, e lei scatena turbini di vento sul mare.
Comunque, io _so_ che c'è, la meraviglia. Vivo nell'appartamento accanto, non potrei non saperlo, no?
Già. Ma a che serve?

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